The problems connected with the preservation of the environment, and the need of containing the costs of production in the agricultural, have highlighted the need of recycle organic wastes through their reintroduction in the production cycles. One of the problems that can reduce the use of organic wastes as farming substrate, is the presence of compounds toxic to plant and which can move and concentrate in the vegetative parts.

In this study we have been carried out experiments on the growth of tomato cv NIKITA grown in a greenhouse in hydroponics, by the utilisation of two experimental substrata composed of Posidonia oceanica and compost compared to an inorganic substrate. The substrata were different in their physical and chemical characteristics and especially they were different in their ability to hold and release water and mineral elements to the plants. The results obtained show that the plants grown in the substrata composed of compost are the highest, the most productive and they produce the biggest fruits. The plants grown in substrata composed of Posidonia oceanica show performance better than those shown by the plants grown in inorganic substrata, but worse than the performances reached by the plants grown in compost. The chemical evaluation on the quality of the products underlines a higher quantity of sugar in the fruits that belong to plants grown in inorganic substrata, meanwhile lower differences can be observed among all the plants in relation to the ratio between glucose and fructose, and finally the acidity parameter presents similar trend.

The amount of protein in all the fruits falls within the range normally observed, but it is higher in the fruits of the plants grown in inorganic substrata. With respect to the amount of metals, important differences can be observed in the level of calcium, sodium and iron. The fruits of the plants grown in inorganic substrata have the highest quantity of sodium and magnesium and they are respectively 2,6 and 1,4 times superior to the quantity of sodium and magnesium found in the fruits of the plants grown in the compost.

I problemi connessi con la conservazione delle risorse e la salvaguardia dell’ambiente, unitamente alla necessità di contenere i costi di produzione nel settore agricolo hanno evidenziato la necessità della riutilizzazione dei rifiuti ad alto contenuto organico attraverso la loro reimmissione nei cicli produttivi. Uno dei problemi che può limitare l’utilizzazione dei rifiuti organici come substrati di coltivazione, è la presenza di componenti con effetto fitotossico o che traslocano nelle parti eduli delle specie vegetali.

In questa ricerca sono state condotte prove di allevamento di pomodoro da mensa cv. NIKITA, coltivato in coltura protetta in soluzione idroponica utilizzando due substrati sperimentali costituiti da Posidonia oceanica , compost in confronto con un substrato aziendale inorganico. I substrati si differenziavano per le proprietà fisiche e chimiche ed in particolare per la capacità di trattenere e mettere a disposizione delle piante l’acqua e gli elementi nutritivi. I risultati ottenuti mostrano che le piante allevate con il substrato costituito esclusivamente da compost raggiungono la maggiore altezza oltre che la più elevata produzione e pezzatura delle bacche. Le piante allevate su substrati a base di Posidonia oceanica presentano performance migliori del testimone, ma inferiori a quelle allevate su compost.

La valutazione chimica della qualità dei prodotti consente di rilevare un contenuto decisamente più elevato di zuccheri nelle bacche provenienti da piante allevate sul substrato testimone, mentre minori differenze fra le varie tesi si osservano per quanto riguarda il rapporto glucosio / fruttosio, analogo andamento presenta il parametro acidità. Il contenuto di proteine pur rientrando nel range riscontrato normalmente risulta più elevato nel testimone. In merito al contenuto di metalli differenze significative si riscontrano nel contenuto di calcio, sodio e ferro. Le bacche di piante allevate sul substrato testimone presentano il più alto contenuto di sodio e magnesio e rispettivamente 2,6 e 1,4 volte superiore a quelle provenienti da piante allevate su compost.