In the course of five years experiments have been carried out to evaluate the efficiency of some natural enemies against the greenhouse whitefly on protected winter tomato crops. This work pointed out some of the factors which have a decisive effect on pest control by means of the release of the predatory mirid insect Macrolophus caliginosus Wagner. Among these factors the most important is the timing of introduction, which, whenever possible, should be carried out in late summer. The role of the native mirid bug Nesidiocoris tenuis (Reuter) in tomato crop protection and the effectiveness of the parasitoid Encarsia formosa Gahan in the presence of predatory bugs were evaluated as well. The mirid N. tenuis was usually present in unscreened greenhouses but its contribution to the whitefly control varied considerably in the different experiments, in accordance with the predator abundance. In a few cases serious damage to flowers caused by the mirid bug was observed. When E. formosa was released along with the predatory mirids, the whitefly infestations were heavily reduced, but the cost of the treatment was very high. Furthermore high predation rates caused remarkable levels of mortality in the parasitoid population. Since the experiments undertaken during the last season to estimate the effectiveness of the entomopathogenous fungus Beauveria bassiana against the greenhouse whitefly didn't lead to definitive conclusions, further tests are necessary.

Nel corso di 5 anni di esperienze è stata valutata l'efficacia di alcuni nemici naturali dell'aleurodide Trialeurodes vaporariorum (Westw.) per il controllo del fitofago in serre di pomodoro coltivato a ciclo invernale. La sperimentazione svolta ha messo in luce alcuni dei fattori chiave per il successo dei lanci del miride Macrolophus caliginosus Wagner. Il più importante tra questi fattori è il periodo delle introduzioni, che quando è possibile dovrebbero essere effettuate alla fine dell'estate. Sono stati inoltre valutati il ruolo svolto dal miride Nesidiocoris tenuis (Reuter) nella difesa della coltura e la possibilità di impiegare insieme questi predatori e il parassitoide Encarsia formosa Gahan. Il N. tenuis ha dimostrato di poter contenere efficacemente le infestazioni degli aleurodidi, ma il suo contributo è stato molto variabile e in alcuni casi ha prodotto danni alle colture di pomodoro. Lanci di predatori e parassitoidi hanno dato buoni risultati in termini di controllo del fitofago, ma a un costo molto elevato. Inoltre la predazione esercitata a spese di E. formosa ne ha ridotto sensibilmente l'attività. La sperimentazione svolta nell'ultimo anno sull'impiego del fungo entomopatogeno Beauveria bassiana per la lotta agli aleurodidi non ha portato a risultati univoci e necessita di ulteriori approfondimenti.