Electronic Journal of Biotechnology ISSN: 0717-3458
© 2000 by Universidad Católica de Valparaíso -- Chile
POSTER ABSTRACT

Technologies for typical products: the case of landscape olive-growing

Marco Vieri
DIAF Dipartimento Ingegneria Agraria e Forestale
Università di Firenze
Piazzale delle Cascine 15
50144 FIRENZE
Tel: 055 3288320
Fax: 055 331794
E-Mail: mvieri@diaf.agr.unifi.it


Poster Abstract

Certain typical food products such as Tuscan olive oil risk extinction owing to price competition and high production costs. However there cannot be a rationalisation of olive tree planting in areas with a high landscape value such as the typical Tuscan hills where the aesthetic component has a transversal value over all the economic and cultural activities. Maintaining historical planting systems and growing techniques, as in the case of typical oil production, is only sustainable if costs can be reduced, by developing new technologies able to facilitate and accelerate harvesting and pruning operations.

The DIAF has concentrated its research over recent years in this direction, developing an experimental plot which uses a track-laying walking tractor and an excavator as the driving unit and tool head. The latter type of machines are coming into more frequent use for productive activities, and their running costs are amply sustainable owing to their high productivity. Two harvesting units which can be attached instead of the digger, have been developed. The results of two years of tests have shown the efficacy of the system and the technology transfer phase can now be begun. In the configuration involving harvesting by raking, the harvesting capacity is 4 plants per hour with 94% of the olives picked, 2.1% of damaged olives and 0.6% of leaves and twigs removed. These data refer to a "goblet" trained tree, with a productive vegetation volume of 35m3, a production of 22kg and mean resistence to detachment of 5N. In the configuration with a vibrating head the capacity can increase to 10 plants per hour with an 80% harvest.


Alcune produzioni alimentari tipiche come l’olio di oliva toscano rischiano di essere estinte a causa della concorrenza dei prezzi e degli alti costi di produzione. Non è d’altronde proponibile una razionalizzazione degli impianti di olivo in zone ad elevato valore paesaggistico come le colline tipiche toscane dove la componente estetica ha una valenza trasversale su tutte le attività economiche e culturali. Il mantenimento delle storiche sistemazioni e forme di allevamento, così come della produzione dell’olio tipico, è sostenibile solamente con l’abbattimento dei costi ovvero con lo sviluppo di tecnologie innovative atte ad agevolare e rendere più veloci le operazioni di raccolta e di potatura.

Da alcuni anni il DIAF ha intensificato le ricerche in tale direzione sviluppando un cantiere di lavoro che utilizza un modulo cingolato con guida da terra ed un escavatore come unità motrice e di supporto degli utensili. Questa ultima tipologia di macchine è infatti sempre più adottate nelle attività produttive ed il loro costo di esercizio è ampiamente sostenibile data la loro elevata produttività. Parimenti sono stati sviluppate due testate di raccolta applicabili in sostituzione della benna di scavo.

I risultati di due anni di prove hanno evidenziato l’efficacia del sistema ed è proponibile il passaggio alla fase di trasferimento della tecnologia. Nella configurazione che prevede la raccolta per pettinatura la capacità di raccolta è di 4 piante/h con il 94% di olive raccolte, il 2,1% di olive danneggiate e 0,6% di foglie e rametti asportati. Tali dati sono riferiti ad una forma a "vaso libero" con volume di vegetazione produttiva di 35m3, produzione 22 kg e resistenza media al distacco di 5N. Nella configurazione con testata vibrante la capacità può salire fino a 10 piante /h con una raccolta dell’ 80%.

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